È ANCORA LA REGINA D’EUROPA

…Ma era cominciato male il campionato europeo delle riconfermate neocampionesse d’Europa, con una sconfitta all’esordio contro la Francia. Successivamente, battendo Olanda e Galles ha ottenuto il passaggio alla fase ad eliminazione diretta dove ha sempre disputato i supplementari, arrivando oltretutto due volte ai rigori (tranne contro di noi, ahimè). Il verdetto sul campo è quello comunque che fa fede ed ha quindi visto la nazionale inglese vendicarsi sulla Spagna per ben due volte nella stessa partita, se vogliamo. Innanzitutto ha vendicato i colleghi maschi, usciti sconfitti l’anno scorso nella finale europea, e ha inoltre vendicato la sconfitta subita due anni orsono al mondiale femminile. Statisticamente c’è un altro curioso primato che riguarda stavolta la c.t. dell’Inghilterra, Sarina Wiegman, che ha conquistato il suo terzo europeo consecutivo se contiamo anche quello vinto alla guida dell’Olanda nel 2017. Tornando all’Inghilterra, questo è anche il primo titolo in assoluto, maschile o femminile non fa differenza, conquistato in un grande torneo giocando fuori casa (dopo il mondiale maschile del 1966 e l’europeo femminile del 2022, vinti entrambi in casa). E soprattutto c’è anche un pizzichino d’Italia perché il goal decisivo per andare ai rigori, rispondendo al vantaggio spagnolo, è stato opera di Alessia Russo, di nonni siciliani, ma, purtroppo per noi, inglese. Ne abbiamo già parlato di lei, ma ciò non toglie la nostra ammirazione perché è comunque una grande campionessa. Ma tutto il campionato europeo è stato degno della nostra ammirazione, perché il livello qualitativo e organizzativo è salito di un ulteriore step, come è giusto che sia per la crescita di un movimento che seguiamo da sempre con interesse, come altrettanto giusto è seguire con interesse il calcio in assoluto, senza fare alcuna distinzione di genere in nessun modo.

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