A CHE GIOCO GIOCHIAMO?

“A che gioco giochiamo?” era un divertente quiz televisivo condotto da Corrado che andava in onda sulla Rai e ci dà lo spunto per chiederci cosa ne vogliamo fare del gioco più bello del mondo. A dire il vero, non riusciamo a capirci più nulla, ma a qualsiasi livello. Ad esempio, a livello mondiale non bastava il Mondiale 2026 che si disputerà in tre nazioni; avremo il Mondiale 2030 dove si giocherà in ben sei nazioni (sembra di parlare di rugby, sport del quale si sta attualmente disputando un mondiale bellissimo), e successivamente un Mondiale 2034 spianato e diretto in terra araba come se la lezione di Qatar 2022 non fosse bastata. Ma neanche a livello europeo ci facciamo mancare nulla. Se l’Europeo 2024 si giocherà nella sola Germania, l’Europeo 2028 avrà come nazioni ospitanti tutto il Regno Unito con l’aggiunta dell’Irlanda. E con l’aiuto della Turchia (pensate un po’) riusciremo ad ospitare gli Europei del 2032. Il guazzabuglio continua anche a livello italiano: tornando agli Arabi, sono riusciti a squinternare anche il calendario nostrano. Per un pugno di Euro ci hanno nell’ordine: posticipato la Supercoppa Italiana, anticipato gli ottavi di Coppa Italia, anticipato i quarti di Coppa Italia, modificato gli anticipi e i posticipi della 19a, 21a e 22a giornata. Non male, vero?

E allora pensiamo invece alla pausa del campionato per le nazionali. Pausa per modo di dire, in quanto buona parte dei migliori calciatori del globo si sposta da un capo all’altro del pianeta per diverse competizioni. Infatti non ci sono solamente le qualificazioni per gli Europei sia a livello senior che under 21, macchè. Ad esempio in Sudamerica si sono mossi per tempo con le qualificazioni mondiali dove 18 turni serviranno ad eliminare solo tre partecipanti. Anche in Asia sono partiti con le qualificazioni, ma al momento solo con le nazioni meno quotate. In Centronordamerica stanno invece disputando la Nations League, sulla falsariga di come si fa nell’Uefa. Per tutte le altre nazioni, amichevoli a volontà, visto che ad esempio in Africa nello scorso settembre hanno terminato le qualificazioni continentali. Ah, già c’è anche l’Oceania: francamente non sappiano cosa stiano facendo durante questa settimana. Saranno senz’altro impegnati a giocare (sul campo, speriamo). Come speriamo invece che chi ha preferito giocare in altro modo possa risolvere e chiarire verso tutti noi i dubbi che ci sono sorti in questo periodo. Di certo, per chi è rimasto coinvolto è stata sicuramente una pausa non gradita, ma speriamo necessaria.

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